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In data 16 marzo il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti ha fatto da sponda a una recente interrogazione del consigliere regionale emiliano-romagnolo di Forza Italia Galeazzo Bignami, interrogazione tutta centrata sul Blq Checkpoint e sulla liceità dei contributi versati dalla Regione negli anni 2014 e 2015 per realizzare il progetto stesso del centro. Nel mirino, il sito del Checkpoint e in particolare le immagini dell’opuscolo Capire il Chemsex.

Non è la prima volta che Plus, in qualità di associazione ideatrice e gestrice del Checkpoint, si trova a dover rispondere a un attacco del genere. È già successo pochi mesi fa, sotto Natale, da parte della Lega bolognese – con la quale peraltro c’è stato un chiarimento che ha tolto ogni dubbio di «immoralità» dagli occhi dei nostri detrattori.

Ripetiamo in questo frangente quanto già spiegato alla Lega Nord. Il nostro approccio alla prevenzione è la cosiddetta riduzione del rischio, il che significa che non promuoviamo pratiche sessuali o stili di vita di sorta, bensì ci limitiamo a prenderle in considerazione – quali realtà diffuse – cercando di fornire alla nostra utenza tutti gli strumenti indispensabili per compiere decisioni informate. L’obiettivo ultimo è ridurre le nuove infezioni, che spesso si verificano proprio nei contesti che tanto indignano il consigliere Bignami.

Approcci diversi dalla riduzione del rischio, magari basati su una comunicazione ellittica, minacciosa o moralistica, non hanno mai dimostrato alcuna efficacia. Speriamo quindi che anche «Il Giornale» comprenda come si fa prevenzione primaria al giorno d’oggi. E se ce ne desse la possibilità, saremmo ben lieti di replicare sulle sue pagine all’articolo di Francesco Curridori.

Sandro Mattioli
Plus Onlus
Presidente