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Avrebbe dovuto fungere da semplice reminder per chi passa davanti al BLQ Checkpoint: siamo chiusi fino al 7 gennaio, buone feste a tutti.

Invece, il manifestino della campagna lanciata lo scorso 1° dicembre per invogliare ancora più persone a fare il test HIV («Ci sta»), affisso all’entrata del Checkpoint, è diventato la tela di uno scarabocchio omofobico: il «Ci sta» s’è tramutato in «Ci state sul ca**o», accompagnandosi a un altro paio d’improperi ai danni delle persone omosessuali e, ciliegina sulla torta, è comparso un «a morte» con tanto di freccetta indirizzata alla coppia di uomini illustrata sul poster.

locandina-omofobia-0Che dire?

Purtroppo, l’omofobia e l’ignoranza che la spalleggia sono dure a morire, anche in un luogo storicamente inclusivo e all’avanguardia come Bologna. Lo dimostrano gli allarmanti dati di diffusione di HIV nella nostra città: stigma e discriminazione sono infatti alleati preziosi del virus.

Che fare?

Noi andiamo avanti. Nell’arco di soli tre mesi abbiamo testato quasi 400 persone. In particolare nell’ultimo periodo, a seguito dalla Testing Week, abbiamo registrato un’affluenza record. La formula test rapidi dell’HIV e dell’epatite C + counselling si sta rivelando vincente.

E il manifestino imbrattato resterà al suo posto. «Il cartello resterà dove si trova almeno fino a quando la città di Bologna non troverà il modo e i mezzi per fermare quello che, forse, è il modo principale con cui HIV si diffonde: l’omofobia» ha dichiarato sul facebook il presidente di Plus, Sandro Mattioli. «Giusto lasciare lì la testimonianza dell’imbecillità […] all’ingresso di un luogo e di un servizio che testimoniano l’esatto contrario», gli ha fatto eco l’Assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo.

Il BLQ Checkpoint riapre il 7 gennaio col solito orario: martedì e giovedì dalle 18 alle 21 (ultima accettazione ore 20:30). Per informazioni www.plus-aps.it/blqcheckpoint/