Su di noi senza di noi.

cri-pasqua-1Lo so che sta per arrivare Natale, ma noi di Plus stiamo già pensando a Pasqua.
Pensiamo a Pasqua perché le persone sieropositive seguite dall’ambulatorio malattie infettive dell’ospedale Maggiore, diverse centinaia, riceveranno una sorpresa nell’uovo: passeranno tutte al Sant’Orsola.

L’ambulatorio del Maggiore verrà chiuso, tutti i pazienti trasferiti in un nuovo centro attualmente in corso di ristrutturazione, ossia il Padiglione Palagi del policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Nella nuova struttura saranno convogliate tutte le persone affette da HIV e anche quelle con il virus C dell’epatite, quindi oltre ai pazienti del Maggiore anche tutti i pazienti attualmente seguiti dalle malattie infettive del Sant’Orsola.
Dal punto di vista organizzativo, il nuovo centro potrà sfoggiare un importante passo avanti informatico: a ogni paziente verrà infatti consegnato un codice a barre grazie al quale sarà reindirizzato verso l’ambulatorio medico per la visita, o l’ambulatorio prelievi, o lo spazio farmacia per il ritiro farmaci.

Tutto perfetto quindi?
Be’, non proprio.
Per chi è seguito dal Sant’Orsola cambierà poco. Per chi è seguito dal Maggiore, invece,

Mai su di noi, senza di noi.
Mai su di noi, senza di noi.

cambierà parecchio. Nonostante le vaghe assicurazioni del prof. Viale, Direttore di Malattie Infettive, non sarà più possibile avere un medico di riferimento. I pazienti saranno seguiti dal reparto, cioè dal primo medico disponibile in turno nel giorno della visita.
Una scelta in netto contrasto con decine di studi sulla validità di un forte rapporto medico-paziente, sulla continuità di cura e via dicendo.
Plus non starà a guardare e farà del suo meglio per garantire ai pazienti del Maggiore la possibilità di continuare a essere seguiti dal proprio medico, ma appare per ora evidente che su questo punto non vi è alcuna disponibilità da parte della direzione.

Quello che non cambierà sarà la fornitura dei farmaci, che continueranno a essere erogati un mese alla volta, cosa che costringe i pazienti a recarsi in ospedale 12 volte l’anno solo per ritirarli. Significa 12 permessi sul lavoro, ai quali si sommano i permessi per le visite, per i prelievi ecc.
È opportuno ricordare che nessuno obbliga un centro clinico a impedire al paziente con HIV di scegliere il medico. Il reparto malattie infettive del policlinico di Modena, per fare un esempio a noi vicino, consente da sempre questa buona pratica.

Il giorno 2 dicembre Plus è stata invitata a un confronto con la Direzione Sanitaria su questi temi. Di seguito il breve report che, dopo una dovuta riflessione, abbiamo inviato alle istituzioni sanitarie e alle associazioni di pazienti e di lotta contro l’HIV/Aids che fanno parte della commissione inter-aziendale Aids (per nulla coinvolta nella gestione del passaggio).
Ancora una volta, il destino delle persone con HIV viene deciso senza tener conto delle esigenze dei principali attori.
Ancora una volta ci troviamo a dire: basta decisioni su di noi senza di noi.

report-riunione-santorsola

Sandro Mattioli
Plus Onlus
Presidente