Per Responsabilità e Per Piacere
E. ci racconta perché sta valutando la PrEP come strumento per proteggersi dall’HIV

Colgo l’invito che PrEP in Italia, a cui mi sono rivolto qualche giorno fa per avere delle informazioni sulla PrEP. Mi hanno chiesto di condividere il mio punto di vista, quello di trentenne etero non ancora in PrEP, ma curioso e interessato alla cosa. 

Sono uomo, etero, di 36 anni, impegnato in relazione stabile pluriannuale e tendenzialmente monogamo (questa concedetemela).

Cosa ci fai qui?” mi direte.


Sono qui perché l’HIV riguarda me.

Riguarda i miei nipoti adolescenti alle prime esperienze, riguarda mio padre vecchio piacione di paese, riguarda mio fratello disabile che avrebbe bisogno di sostegno sessuale e via dicendo.

Il problema della prevenzione riguarda evidentemente tutte e tutti noi. 

Perché, se qualcuno avesse ancora dubbi, al virus importa assai poco di quelli sono le mie preferenze sessuali, la mia nazionalità, il mio reddito, il partito politico che voto, la squadra del cuore e quant’altro usa la società per darci un’etichetta.

PrEP in Italia mi ha parlato addirittura di stigma verso chi usa la PrEP: il colmo!

Perché fai la PrEP? Sei uno sporcaccione allora… Un fedifrago, un puttaniere/puttana o più semplicemente lo/la dai in giro… Magari nei locali dove con altri sporcaccioni come te giocate a farlo ando’ cojo cojo… Non è che ti buchi già ci sei?

Volete la mia esperienza?
Ho fatto sesso protetto, non protetto, stabile, occasionale, furtivo, istituzionale, a pagamento, aggratis, per amore e per vendetta… E tutte le volte insieme a me e alla mia partner c’era lei: l’HIV.

Il virus infame. C’era anche se non c’era. Se non c’era subito, veniva a trovarmi qualche ora dopo col suo alone di mistero (ma ci sarà o non ci sarà?)… 

E se c’era? Se ci sarà? Posso baciare? Posso leccare? Oddio ma non è che quella ferita era sanguinante? E come glielo spiego ora… Come glielo chiedo ora… E se succede come mi giustifico… In pratica eravamo io lei e l’altra. Il che diciamo che non aiuta la prestazione.

Vogliamo dirla tutta? Il condom è uno strumento formidabile di prevenzione, ma per indossarlo correttamente necessita diciamo di un certo supporto fisiologico, non so se mi spiego.

Il pene deve essere ben eretto, bello duro come un torrone alla fiera di san Giuseppe… Senno’ si sfila, diventa difficile da indossare e l’empasse crea ulteriore disagio.. Poi cosa fai? E con l’orale come la mettiamo? E non parlo dell’interrogazione di latino. Sempre meglio arrivare PREParati!

Quand’ero adolescente, non esistevano gli autotest per l’HIV, toccava andare dai genitori, dal medico, al laboratorio analisi: apriti cielo, che scostumato!

E anche oggi devo dire che non è facile parlarne, specie in quei momenti… Hai fatto il test? Di solito è gelo (altra cosa che notoriamente non aiuta la performance).

Quindi perché vorrei fare la PREP?

Perché vorrei vivere il sesso in maniera più serena, e rimuovere se possibile un ulteriore elemento d’ansia: la vita moderna mi sembra che ce ne distilli già una bella dose quotidiana.

  • Voglio vivere il sesso con più serenità
  • Voglio proteggermi senza dover sapere lo stato sierologico dell’altra persona
  • Se più persone usano la PrEP, l’HIV si diffonde molto di meno
  • Perché sono fatti miei!

Il mondo sta cambiando, è bello e liberatorio poterne parlare e scrivere.

La PrEP è uno strumento che si è rivelato efficace. Allora, perché no?!

Usiamola. Perché l’anticoncezionale e il viagra (di cui si abusa a tutte le età) sì e la PrEP no? 

Ma la strada mi sembra tracciata: la questione riguarda come sempre la consapevolezza più che altro, nel sesso come nella vita

La medicina e la chimica sono dalla nostra, ci sono medici pronti ad aiutarci e attivisti come PrEP in Italia che gratuitamente si occupano di prevenzione, e di lotta allo stigma (sarà ora di finirla?!). Ma quella è un’altra battaglia, per certi aspetti ancora più importante. Ne riparleremo.

E.


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.